Santa Rosalia: il giglio e la rosa
Dipinti ispirati alla Santuzza palermitana non si trovano solo a Palermo o in Sicilia ma in moltissimi altri paesi in Europa e oltre. Tanti artisti, anche di fama internazionale come Antoon van Dick, l'hanno dipinta in vari momenti della sua vita, eccone alcuni tra i principali esempi.
Tra i dipinti avete visto una tela e una stampa della pittrice giapponese O'Tama Kiyohara (Tokyo 1861-1939) vissuta a Palermo per 51 anni, dal 1882 al 1933 avendo sposato lo scultore palermitano Vincenzo Ragusa, conosciuto a Tokyo.
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Non si contano i dipinti su vetro, una tecnica molto diffusa nei secoli scorsi, dedicati alla Santuzza.
Solitamente hanno colori forti e un carattere ingenuo e popolare.
A tale proposito mi piace citare un'esclamazione del popolo durante il corteo del Festino:
“E chi semu muti? Viva viva Santa Rusulia!”
(“Siamo muti? Viva viva Santa Rosalia!) per incitare i fedeli durante il corteo storico del Festino ad inneggiare alla patrona della città.
Anche quest'anno si è avuto un Festino ricco di eventi che hanno attirato fiumi di fedelissimi alla Santuzza, turisti e curiosi con manifestazioni spettacolari di grande suggestione.
A Villa Zito si resenta il catalogo della mostra "Le estasi di Santa Rosalia" il 22 aprile alle ore 18 - Palermo 2024
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